Gentili (Nextam):”Meglio scegliere il gestore attivo”

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Gentili (Nextam):Meglio scegliere il gestore attivo

GENTILI (NEXTAM): << Non è la dimensione ridotta del patrimonio a rendere un prodotto migliore dell’altro. Tutto dipende dalla volontà del gestore e soprattutto dalle indicazioni della società di appartenenza. La pensa così Carlo Gentili, uno dei gestori e fondatori di Nextam Partners, che non nasconde che spesso i grandi gruppi consigliano ai money manager >>. Gentili, ma se si guardano le classifiche a spiccare sono spesso i fondi più piccoli. Non è una contraddizione. I grandi fondi appartengono ai colossi bancari, che spesso preferiscono appunto seguire gli indici di mercato senza sbizzarrirsi in gestioni attive e stock picking. Mentre i fondi più piccoli sono più dinamici, perché gestiti perlopiù da sgr di nicchia che cercano di distinguersi dal resto del mercato. Avere un patrimonio ingente può creare però problemi quando si vogliono liquidare le posizioni. A meno che non ci si imbatta in rare situazioni d’emergenza, le posizioni possono essere chiuse con tutta calma. Si decide di vendere quando ci si avvicina al prezzo che si aveva in mente per quel determinato titolo, ma non bisogna liquidare tutto in un minuto. Faccio un esempio personale. Quando ero in Euromobiliare gestivo Capitalfit, che aveva un patrimonio superiore al miliardo di euro. Ma nonostante le grandi dimensioni il fondo era sempre in cima alle classifiche, perché la società aveva scelto una strategia di gestione attiva. Ma quante sono le società di gestione che in Italia hanno scelto di operare attivamente? Si tratta di poche sgr, soprattutto di piccole dimensioni. Per il resto, la maggior parte dei grandi gruppi ha deciso di stare molto vicina agli indici del mercato. Una scelta che può essere accolta o rifiutata. Solo i risultati diranno chi ha avuto ragione.
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