In quale squadra giocano ora i campioni di performance

Panorama

In quale squadra giocano ora i campioni di performance

I risparmiatori spesso investono guardando i rendimenti del passato. Ma l’autore del buon risultato potrebbe essere passato ai concorrenti.

Le società che gestiscono i fondi comuni si contendono a suon di miliardi i manager più bravi. Così molti gestori, dopo aver portato un prodotto in cima alle classifiche di performance, lo abbandonano per passare alla concorrenza. Anche per questo i guadagni passati di un fondo non sono mai una garanzia per il futuro. Il mercato di vincenti. Per esempio Fausto Artoni è approdato da Fidagest (Crédit Agricole) ad Azimut a febbraio del 1999. In precedenza aveva diretto Mida azionario, specializzato su Piazza Affari che aveva reso il 240.2 per cento in tre anni, un risultato ampiamente superiore a quello dell’indice dei fondi azionari Italia (+ 125.3 per cento) e del Mib30 (+ 149.1 per cento) nello stesso periodo. Da quando è passato alla guida di Azimut crescita Italia, Artoni ha guadagnato il 40.8 per cento in due anni e mezzo (contro il 13.2 dell’indice dei fondi azionari Italia) e con i cinque fondi flessibili Formula 1 ha realizzato performance tra il 12.7 e il 16.7 per cento, nello stesso periodo l’indice dei fondi azionari ha perso il 2.2 per cento, quello dei bilanciati ha guadagnato solo il 4.9 e quello degli obbligazionari l’8 per cento. In proprio. Clamorose, nella primavera di quest’anno, le dimissioni di Nicola Ricolfi, Carlo Gentili e Alessandro Michahelles, gestori del team di Euromobiliare (gruppo Credem). Grazie a loro la società si era conquistata uno dei primissimi posti nella classifica dei fondi. Da una specifica analisi condotta sui risultati a uno e a tre anni al 17 aprile scorso, il team di gestione di Euromobiliare risultava al secondo posto assoluto. I tre gestori si sono messi in proprio e hanno fondato Nextam, con una sede a Milano e una società di gestione a Londra dedicata agli hedge fund specializzati in azioni europee. Da Euromobiliare se n’era già andato, nell’aprile 2000, Luca Paravicini, gestore di Euromobiliare hi-tech, fondo che dal maggio 1995 all’aprile 2000 ha segnato uno strepitoso + 532.7 per cento contro il + 478.2 dell’indice Nasdaq. Dal maggio 2000 a oggi il nuovo fondo da lui diretto (Kairos partners hi-tech fund) ha però perso il 45.1 per cento, poco meno del Nasdaq ( – 46.1) e dell’indice dei fondi azionari nuove tecnologie (-49.7).
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